D - Monitoraggio
After-LIFE: Continuano le attività di monitoraggio da parte di ISPRA e Università Ca’ Foscari di Venezia
Le attività di monitoraggio ambientale nell’area del LIFE Lagoon Refresh non sono terminate con la fine del progetto, ma proseguono nel periodo After-LIFE al fine di verificare l’efficacia delle misure realizzate. A marzo e maggio 2023, il personale dell’ISPRA e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia è uscito in campo per eseguire i campionamenti stagionali dell’acqua, mentre a maggio è stato eseguito anche il campionamento annuale del macrozoobenthos e dei sedimenti. Proseguono, inoltre, le uscite previste per le attività di manutenzione delle sonde che misurano la salinità in continuo.
Le attività, eseguite da ciascun Partner nel periodo After-LIFE, della durata di cinque anni dal termine del progetto, sono riportate in dettaglio nell’After LIFE Conservation PLAN scaricabile qui.
I monitoraggi continuano anche dopo la fine del Progetto
Il progetto LIFE Lagoon Refresh è terminato il 31 agosto 2022, ma i monitoraggi continuano anche nel periodo di After-LIFE del progetto, al fine di verificare anche negli anni successivi gli effettivi benefici portati dalle misure di ripristino ecologico adottate.
In linea generale, i monitoraggi proseguiranno con numero di stazioni, frequenze e parametri ridotti rispetto ai monitoraggi effettuati nel corso del progetto. Il monitoraggio dell’habitat lagunare proseguirà, inoltre, sempre in sinergia con le attività e le reti di monitoraggio previste e attive in laguna di Venezia ai sensi della Direttiva 2000/60/CE. Anche il monitoraggio dell’avifauna si inserirà nell’ambito di reti esistenti, in particolare in quella dei rilevatori volontari IWC (International Waterbird Census) coordinato da ISPRA.
Il risultato che ci attendiamo è la conferma dei miglioramenti già ottenuti con il progetto. La vegetazione, allo stato attuale, risulta in fase di trasformazione in funzione del cambiamento della salinità, ma il pieno sviluppo del canneto richiederà tempi maggiori rispetto a quelli del progetto. L’attesa resta comunque quella di un’ulteriore diffusione ed accrescimento delle specie vegetali tipiche degli ambienti a bassa salinità anche nelle aree più lontane dal punto di immissione dell’acqua dolce.
Monitoraggio dell’habitat (1150*) Lagune Costiere dopo gli interventi di immissione d’acqua dolce
A seguito dell’ultimazione del primo stralcio dell’opera morfologica e dell’opera idraulica, con conseguente inizio dell’immissione di acqua dolce in laguna avvenuta il 20 maggio scorso, sono riprese le attività di monitoraggio dell’habitat lagunare, della vegetazione e dell’avifauna del progetto Life Lagoon Refresh. Tutti i monitoraggi stanno quindi ripartendo, con lo scopo di ottenere dati ed informazioni utili alla verifica del raggiungimento degli obiettivi di progetto.
Alcune delle attività previste per il monitoraggio dell’habitat Lagune Costiere (1150*) non si sono mai interrotte, in particolare, le attività inerenti il controllo della salinità e lo stato delle comunità biologiche, come macrofite e macrozoobenthos, sono proseguite anche durante le attività di cantiere. A giugno 2020 hanno ripreso, invece, le attività di monitoraggio dell’acqua e del sedimento, della biodiversità e dello stato ecologico delle comunità ittiche e delle specie di interesse commerciale. ISPRA e Università Ca’ Foscari di Venezia, proseguiranno con le attività di campo fino al 2021. Nel frattempo nei laboratori, i ricercatori e tecnici dei due Enti di Ricerca stanno già analizzando i primi campioni raccolti per verificare i valori dei parametri chimico-fisici dell’acqua. I dati di salinità sono monitorati giornalmente per la verifica dell’effetto dell’immissione di acqua dolce. Nuovi aggiornamenti sullo stato dell’Habitat Lagunare si avranno, infine, a seguito dei trapianti delle zolle di canneto, che si stanno effettuando proprio in questi mesi.
Monitoraggio dell’avifauna dopo gli interventi di immissione d’acqua dolce
A seguito dell’ultimazione dell’opera idraulica e l’apertura dell’immissione di acqua dolce in laguna avvenuta il 20 maggio scorso, sono riprese le attività di monitoraggio dell’habitat lagunare, della vegetazione emersa e dell’avifauna del progetto Life Lagoon Refresh. Tutti i monitoraggi stanno quindi ripartendo, con lo scopo di ottenere dati ed informazioni utili alla verifica degli obiettivi di progetto.
A giugno 2020, in particolare, gli esperti dell’avifauna dell’ISPRA sono tornati in area Lagoon Refresh per verificare fin da subito gli effetti degli interventi. I risultati completi sul ripopolamento delle specie di uccelli di interesse comunitario si avranno alla fine delle attività di monitoraggio. Tuttavia gli esperti riferiscono di aver già udito una delle specie target del progetto, il tarabusino (Ixobrychus minutus), nascosto tra le fronde del canneto nei pressi della canaletta di presa dal fiume Sile. Inoltre, segnalano la presenza di esemplari di marangoni minori (Microcarbo pygmaeus) che si puliscono il piumaggio sul lato lagunare nel punto di arrivo dell’acqua dolce, nonché la frequentazione da parte di giovani fenicotteri (Phoenicopterus roseus) che si alimentano tra le nuove strutture morfologiche.
Monitoraggio degli habitat alofili prima degli interventi
Durante il monitoraggio ante operam (prima degli interventi) del progetto si stanno realizzando delle mappature della vegetazione alofila emersa (piante che tollerano la salinità e vivono sopra il livello medio del mare) nell’area, ad opera dei Ricercatori dell’Università Ca’ Foscari di Venezia (DAIS). Da aprile 2018 sono state effettuate alcune campagne di rilevazione in campo, con l’affiancamento di un operatore ISPRA munito di drone per le analisi di dettaglio. I rilievi sono in fase di elaborazione e digitalizzazione per la restituzione di mappe tematiche specifiche.
L'azione di monitoraggio in cui sono inseriti questi rilievi è l’Azione D.2, che si focalizza, tra le altre cose, sul monitoraggio degli habitat alofili presenti nelle aree emerse in prossimità dell'opera di immissione di acqua dolce dal Sile e nell'area di trapianto del canneto. Lo scopo di tali attività è ottenere un quadro di dettaglio della situazione attuale per poter valutare successivamente le variazioni della distribuzione degli habitat alofili indotte dagli interventi. Tali attività saranno infatti ripetute alla fine delle azioni di conservazione per valutare l’efficacia degli interventi.
Monitoraggio dell’Habitat (1150*) Lagune costiere prima delle azioni concrete
Da novembre 2017 ad ottobre 2018 si è svolto il monitoraggio dell’Habitat Lagune costiere nell’area di progetto, allo scopo di definire lo stato iniziale dell’ambiente prima degli interventi previsti.
Le attività, condotte nell’ambito dell’Azione D.1, comprendevano la misura, campionamento e analisi di diverse matrici ambientali come l’acqua, i sedimenti e le comunità biologiche.
Una volta al mese, ISPRA e UNIVE-DAIS hanno eseguito dei campionamenti di acqua e sedimento particellato sedimentato allo scopo di caratterizzare la salinità, temperatura e qualità della colonna d’acqua, nonchè la granulometria, i tassi di sedimentazione, i nutrienti, il carbonio e i parametri generali dei sedimenti lagunari.
I sedimenti e le componenti biotiche, in particolare gli Elementi di Qualità Biologica (EQB) macrofite (macroalghe e fanerogame marine), macroinvertebrati bentonici e fauna ittica, sono stati campionati due volte all’anno sempre dai ricercatori dell’Università Ca’ Foscari e dell’ISPRA. Inoltre l’UNIVE-DAIS ha eseguito le mappature delle fanerogame nell’intera area di progetto utili per stimare il successo del trapianto e lo stato dell’arte peima e dopo gli interventi.
ISPRA e IPROS hanno inoltre eseguito delle specifiche campagne di rilievo della salinità (Azione A.2). Mentre IPROS e Provveditorato OO. PP. hanno eseguito dei rilievi batimetrici allo scopo di stimare la variabilità morfologica dei bassi fondali indotta dal progetto (Azione A.2).
I ricercatori e tecnici sono ora al lavoro per elaborare tutti questi dati e i risultati saranno presto disponibili per il primo report di monitoraggio del progetto!
Continuano i monitoraggi dell’Avifauna
Marangone minore (Microcarbo pygmeus, Pallas, 1773), Foto di A. Luchetta
Nell’ambito delle attività di monitoraggio previste dal progetto Life LAGOON REFRESH, vengono eseguiti degli avvistamenti mensili dell’avifauna lagunare e lungo il fiume Sile. Nella foto una delle specie target che interessano il nostro sito di progetto, ovvero il Marangone minore o in dialetto locale Corveto marin, il più piccolo dei cormorani presenti in Laguna di Venezia.
Campagne primaverili di monitoraggio dell’Habitat 1150* Lagune Costiere
Ad aprile e maggio sono proseguite le attività dei ricercatori ISPRA e DAIS-Università Ca’ Foscari di Venezia di monitoraggio dell'habitat 1150* prima degli interventi previsti dal progetto. A breve sono già pronti per la campagna di giugno!
Sempre a maggio sono stati raccolti campioni di sedimento, macrozoobenthos, fauna ittica e macrofite (macroalghe e fanerogame marine) che verranno analizzati e valutati per caratterizzare il sito prima degli interventi di introduzione di acqua dolce in laguna, messa in opera di strutture morfologiche e trapianti di vegetazione alofila e fanerogame sommerse.
Monitoraggio dell’Habitat 1150* Lagune Costiere in compagnia dei fenicotteri
L’8 marzo 2018 si è svolta la terza e ultima campagna di monitoraggio invernale della fase ante operam. Ricercatori e tecnici di ISPRA e Università Ca’ Foscari di Venezia hanno raccolto i campioni di acqua e particellato sedimentato per eseguire le analisi dei parametri chimico-fisici presso i laboratori dei due Enti. Durante le attività di campionamento è stato avvistato, nell’area di progetto, uno stormo di fenicotteri rosa, ormai assidui frequentatori della Laguna nord di Venezia.
Prime campagne di monitoraggio dell’Habitat 1150* Lagune Costiere
A ottobre 2017 sono iniziate le campagne di monitoraggio dell’area lagunare (azione D.1). Ogni mese i ricercatori dell’ISPRA e dell’Università Ca’ Foscari di Venezia escono a raccogliere campioni di acqua e particellato sedimentato. I risultati dei parametri chimico-fisici, analizzati presso i laboratori dei due Enti, concorreranno alla caratterizzazione dell’area prima dell’esecuzione degli interventi previsti dal progetto (azione C).