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Tu sei qui:HomeProgettoC - Azioni concreteC.3 – Trapianto canneto

C.3 – Trapianto canneto

Viene realizzato il trapianto di circa 1000 zolle di Phragmites australis al fine di accelerare ed agevolare il ripristino di estese superfici intertidali vegetate a canneto.

Le attività di trapianto ed espianto sono effettuate dagli operatori formati nel corso dell'azione A.5.2, afferenti ad associazioni locali o a cooperative/ditte locali la cui attività si basa sui prodotti dell'ambiente lagunare (es. cooperative/associazioni di pescatori e cacciatori, vallicoltori), e sotto la supervisione tecnica del partner scientifico UNIVE.

Il trapianto viene effettuato utilizzando zolle di piccola dimensione (ca. 15-20 cm di diametro) prelevate, previa autorizzazione amministrativa, in aree lagunari o lungo i corsi d'acqua dolce dove il canneto è ben sviluppato e il loro asporto non abbia impatti ambientali rilevanti sul sito donatore.

Le zolle di P. australis vengono trapiantate in aree caratterizzate da bassa salinità e da quota altimetrica > -0.20 m s.l.m., in una porzione del sito di progetto di circa 70 ha vicina all'immissione di acqua dolce (azione C.1) e dove sono previsti gli interventi di rimodellamento morfologico del fondale (azione C.2) . I trapianti vengono effettuati, in particolare, nelle aree di velma lungo i margini delle barene presenti e sulle strutture biodegradabili utilizzate per il confinamento delle aree di intervento (Azione C.2).

L'azione supporterà la costituzione dei nuovi habitat a canneto con effetti più immediati per quanto riguarda i benefici ecosistemici e con rapidi benefici per la fauna ittica, l'avifauna e le capacità auto depurative del sistema. Le aree a canneto saranno in grado di abbattere i nutrienti attualmente apportati durante gli scolmi dallo sfioratore del Sile.